Nell'attività dell'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea hanno avuto un'importanza particolare sia la riscoperta di personaggi dimenticati dell'antifascismo umbro e della loro attività durante la dittatura, sia l’attenzione ai protagonisti, noti e meno noti, della Resistenza nella regione, attraverso la pubblicazione di memorie, diari, autobiografie. Mancava tuttavia, nonostante l’esistenza di repertori biografici di cui il più completo è quello sugli antifascisti umbri nella guerra di Spagna, un lavoro analitico che potesse offrire un panorama completo dei personaggi attivi durante il ventennio fascista e durante la guerra di Liberazione. La realizzazione di un Dizionario biografico risponde a questo scopo.
Le difficoltà di un’opera di questo genere erano evidenti: l’individuazione dell’universo di indagine, il coordinamento del lavoro di un gruppo numeroso di studiosi, i costi di un’operazione editoriale indubbiamente imponente. Tuttavia, siamo stati incoraggiati da un sempre maggiore interesse, soprattutto dei giovani, nei confronti di tali aspetti della storia nazionale. Inoltre, le tecnologie informatiche hanno consentito di realizzare il Dizionario, concepito come un work in progress, riducendo i costi di produzione e, al tempo stesso, abbreviandone i tempi di pubblicazione. Tra i vantaggi che la rete offre agli utenti non è secondario quello di una consultazione che renda possibile rilevare le specificità e assieme le somiglianze attraverso la navigazione interna.
L’universo di indagine dentro cui si collocano le singole biografie ha indirizzato lo stesso titolo dell’opera: Dizionario biografico umbro, a significare un universo comprensivo sia degli antifascisti e dei resistenti originari dell’Umbria, che hanno operato nella regione o fuori di essa, sia di chi, non umbro, ha partecipato alla resistenza umbra. Un altro asse del lavoro consiste nel fatto che le voci biografiche si riferiscono tanto ai combattenti in armi, ovvero nella resistenza armata (nelle brigate partigiane in Italia o all’estero, o anche nella guerra civile di Spagna), quanto ai partecipanti alla resistenza non armata, ovvero alla cosiddetta resistenza civile (con riferimento all’internamento militare, alla protezione dei profughi e degli ebrei, alle fucilazioni dei renitenti alla leva). Ovviamente, in ambedue i campi particolare attenzione si è rivolta alla presenza delle donne, sia nell’antifascismo che nella resistenza armata e civile.
Più in particolare, con la precisazione che si è scelto di proporre soltanto personaggi non viventi, si possono individuare le seguenti categorie: gli ammoniti, i sottoposti al confino, i sorvegliati, i condannati dal Tribunale speciale, i perseguitati e le vittime dello squadrismo fascista. Tra i resistenti: i comandi delle brigate e delle bande partigiane; i membri dell'amministrazione delle zone libere; i membri dei Cln cittadini e provinciali; i caduti in combattimento nelle azioni di rappresaglia e di rastrellamento; i sostenitori a vario titolo delle formazioni partigiane; i Giusti tra le nazioni; gli internati militari nei campi nazisti; i deportati politici nei campi di lavoro e sterminio. Un'attenzione specifica viene data agli stranieri (in particolare iugoslavi e militari alleati) che hanno partecipato alla Resistenza umbra e agli umbri che hanno partecipato alla lotta di liberazione in altri paesi europei, Francia e Jugoslavia in primo luogo.
Un tale lavoro, che ribadiamo essere in progress, pur avvalendosi degli apporti della memoria (interviste o pubblicazioni), ha richiesto, da parte degli studiosi collaboratori, da un lato, un’approfondita rivisitazione delle conoscenze già accumulate (come per gli antifascisti umbri nella guerra civile di Spagna), dall’altro, lo studio di nuove fonti resesi disponibili negli ultimi anni (come gli archivi dei partiti politici umbri). Nello stesso tempo, una serie di ricerche e di monografie realizzate in Umbria negli ultimi venti anni ha permesso di meglio definire e trattare l’universo d’indagine nel quadro di una produzione storiografica nazionale che sui temi dell’antifascismo e della Resistenza ha fatto notevoli progressi.