Nasce a Terni il 23 ottobre 1906. Operaio (aggiustatore meccanico). Comunista. Nel 1915 segue la famiglia nel trasferimento a Sampierdarena (Genova). Dall'ottobre 1925 si stabilisce a Savigliano (Cuneo), dove lavora presso le Officine meccaniche. Dal 1926 al 1928 presta il servizio militare in Marina. Tornato a Savigliano, decide di emigrare per trovare lavoro. Nell'aprile 1931, con regolare passaporto, passa la frontiera e si reca a Lille presso il fratello Amedeo. Qui trova occupazione in una grande industria siderurgica; successivamente si trasferisce a Beausoleil per collaborare alla gestione del ristorante aperto dal fratello. L'11 agosto 1936, insieme ad altri 25 antifascisti, va in Spagna per combattere in difesa della Repubblica. Dopo alcune settimane di addestramento a Barcellona, è inquadrato nella Colonna Italiana e inviato sul fronte di Huesca. Partecipa alla difesa del Monte Pelato. Passato nelle file del Battaglione Garibaldi, combatte a difesa della piana di Arganda. Nel marzo 1937 è a Guadalajara e durante la battaglia - mentre tenta di soccorrere un ferito - è colpito da una palla di mitraglia alla coscia destra. È quindi costretto a un periodo di degenza nell'ospedale di Murcia. Dimesso, ottiene di far parte dei servizi sanitari di retroguardia. In seguito al decreto Negrin, viene concentrato insieme ad altri combattenti delle Brigate internazionali a Torrelliot in Catalogna. Dopo lo sfondamento del fronte della Catalogna, torna in Francia, dove è internato nel campo di concentramento di St. Cyprien e successivamente, in quelli di Gurs e di Vernet. Rimpatriato nel settembre 1941, è condannato nel successivo novembre a cinque anni di confino, da scontare a Ventotene. Liberato alla caduta del fascismo, partecipa alla guerra di liberazione. Non si conosce né il luogo né la data di morte.
Luciana Brunelli, Gianfranco Canali
Fonti e bibl.: Acs, Cpc, b. 176, ad nomen; Aicvas, Scheda biografica; Àlvaro Lopez (a cura di), La Colonna Italiana, Quaderno Aicvas n. 5, Roma 1985.