• Ingresso delle truppe alleate a Città di Castello, 22 luglio 1944
  • Primo raduno degli ex perseguitati politici della provincia di Perugia (1945). Fra gli ospiti, il terzo da sinistra nella fila in alto è l'avv. Mario Berlinguer, padre di Enrico, ex deputato aventiniano allora fra i massimi responsabili dell'Alto commissa
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto” in marcia
  • Partigiani jugoslavi della “Gramsci” a Norcia nel giugno 1944
  • 11.	Comando del battaglione “Tito” della brigata “Gramsci”. Al centro Svetozar Laković “Toso”
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto”

Barbadoro Amleto

Nasce a Gubbio (Pg) il 14 novembre 1898. Autista, meccanico. Comunista. Ancora bambino emigra con i genitori in Francia. Torna in Italia con la famiglia all'inizio della Grande Guerra, presta il servizio militare e nel dopoguerra si trasferisce a Roma. Qui resta fino al 1926, quando torna a Gubbio per due anni; poi di nuovo si reca a Roma, dove fa l'autista. Tra il 1931 e il 1932, con regolare passaporto per motivi di lavoro, emigra in Francia, a Nizza, dove lavora come meccanico. L'anno seguente è a St. Ouen ed è segnalato confidenzialmente da Parigi quale comunista e propagandista. Nel 1934 ottiene la naturalizzazione francese. Partecipa alla guerra di Spagna, ma si ignora dove abbia combattuto. In seguito è internato nel campo di internamento di Gurs. Nel gennaio 1942 risiede a Francoforte sul Meno, poi di nuovo a St. Ouen, da dove chiede di riacquistare la cittadinanza italiana e di rimpatriare definitivamente a Gubbio. Nonostante il nulla osta rilasciato dal prefetto di Perugia, nel marzo 1944 risulta ancora residente all'estero. 

Non si conosce né il luogo né la data di morte.


Luciana Brunelli, Gianfranco Canali


Fonti e bibl.: Acs, Cpc, b. 315, ad nomen; Asp, Questura, Schedati, b. 5, fasc. 9; Aicvas, Scheda biografica.  



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