• Ingresso delle truppe alleate a Città di Castello, 22 luglio 1944
  • Primo raduno degli ex perseguitati politici della provincia di Perugia (1945). Fra gli ospiti, il terzo da sinistra nella fila in alto è l'avv. Mario Berlinguer, padre di Enrico, ex deputato aventiniano allora fra i massimi responsabili dell'Alto commissa
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto” in marcia
  • Partigiani jugoslavi della “Gramsci” a Norcia nel giugno 1944
  • 11.	Comando del battaglione “Tito” della brigata “Gramsci”. Al centro Svetozar Laković “Toso”
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto”

Ceccarini Romeo (Lanchino)

Nasce a Città della Pieve (Pg) il 21 febbraio 1896. Artigiano. Socialista. Combatte nella Prima guerra mondiale, al termine delle ostilità si iscrive alla Lega dei reduci ex Combattenti di Moiano e alla locale sezione del Partito Socialista Italiano (Psi). Con l'avvento del fascismo emigra in Argentina per circa un decennio, trascorso il quale decide di rimpatriare e di riprendere il mestiere di marmista. Dopo il suo ritorno in Umbria stringe amicizia con il fotografo comunista Solismo Sacco, con il quale condivide anche gli ideali politici. Tuttavia, il loro rapporto si deteriora quando Ceccarini è iscritto d'ufficio, poiché membro della sezione ex combattenti, al Partito nazionale fascista (Pnf) e non desiste per evitare problemi con le autorità. È tra i primi ad avere un apparecchio radiofonico che lo utilizza per ascoltare clandestinamente “Radio Londra” e “Radio Mosca”. Il possesso della radio lo riavvicina all'amico Sacco con il quale segue i convulsi avvenimenti del periodo tra il 25 luglio e l'8 settembre 1943, al termine del quale prende parte alla Resistenza con il nome di battaglia “Lanchino”: è tra quattordici partigiani che costituiscono il nucleo originale della brigata “Risorgimento”. Incaricato da Alfio Marchini, svolge un insospettabile appoggio locale per organizzare i primi gruppi di giovani militari sbandati e unirli nella formazione partigiana. Assume il comando militare del gruppo “Risorgimento” formato dalle bande di Moiano (Città della Pieve, Pg), Monte Pausillo e Monteleone d'Orvieto (Tr) ed inquadrato nella brigata “Risorgimento”, che guida in numerosi sabotaggi ed azioni di disarmo nei confronti dei nazifascisti.
Muore a Castiglione del Lago (Pg) il 13 dicembre 1977.


Yuri Capoccia


Fonti e bibl.: R. Ceccarini, S. Sacco, Relazione sull’attività della banda operante nella zona di Moiano, in S. Bovini (a cura di), L’Umbria nella Resistenza, 2 v., Roma, Editori Riuniti, 1972, pp. 103-108; R. Ceccarini, Il mio contributo alla Resistenza, in S. Sacco, Storia della Resistenza nella zona Sud-Ovest del Trasimeno, Quaderni della Regione Umbria, Perugia, 1991; G. Pesca e G. Ruggiero, La brigata Risorgimento. Storie della Resistenza nelle zone del Pievese e del lago Trasimeno, s. l., s. e., 2001.





  • Marchini Alfio (Luca) Nasce a Moiano (Città della Pieve, Pg) il 6 settembre 1912. Imprenditore edile. Comunista. Tra i fondatori della brigata "Risorgimento", organizza la stampa e la diffusione clandestina del giornale "l'Unità". Muore a Roma il 23 ottobre 1988. LEGGI DI PIU' »
  • Sacco Solismo (Sole) Nasce a Villastrada (Castiglione del Lago, Pg) il 29 novembre 1903. Fotografo. Comunista. Arrestato e segnalato come vigilato politico speciale, è commissario politico della brigata "Risorgimento". Muore a Chiusi (Si) il 13 aprile 2001 LEGGI DI PIU' »
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