• Ingresso delle truppe alleate a Città di Castello, 22 luglio 1944
  • Primo raduno degli ex perseguitati politici della provincia di Perugia (1945). Fra gli ospiti, il terzo da sinistra nella fila in alto è l'avv. Mario Berlinguer, padre di Enrico, ex deputato aventiniano allora fra i massimi responsabili dell'Alto commissa
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto” in marcia
  • Partigiani jugoslavi della “Gramsci” a Norcia nel giugno 1944
  • 11.	Comando del battaglione “Tito” della brigata “Gramsci”. Al centro Svetozar Laković “Toso”
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto”

Celli Pietro

Nasce a Spello (Pg) il 21 aprile 1904. Fabbro. Comunista, poi socialista. Secondo gli organi di polizia, prima del fascismo, fa parte della Gioventù Cattolica di Spello e simpatizza per il Partito popolare (Pp); poi, nel 1922, si iscrive al Partito nazionale fascista (Pnf). Dopo aver prestato il servizio militare a Bari, si trasferisce a Firenze e a Torino con una compagnia di artisti cinematografici. Nel 1925 emigra in Francia con regolare passaporto e si stabilisce a Metz. Da qui, nell'ottobre 1927, è segnalato quale antifascista che frequenta le riunioni comuniste e dà la caccia a chi porta il distintivo del fascio. Per le sue idee viene licenziato dalle officine di Wendel. Si trasferisce quindi a Marsiglia dove, all'inizio del 1933, chiede l'iscrizione al fascio, ma gli viene rifiutata. L'anno seguente è espulso dalla Francia. Nel marzo 1935 fonti confidenziali lo segnalano come antifascista attivo in Spagna, a Siviglia e a Barcellona. È iscritto in Rubrica di frontiera (Rf) come comunista, da perquisire e segnalare, provvedimento rettificato in arresto nel novembre 1936, quando diviene nota la sua partecipazione alla guerra civile. Dalla fine del 1936 al febbraio 1939 combatte in Spagna, arruolato nella 14ª Brigata Marseillese e nella Brigata Garibaldi. Capitano per meriti di guerra, è ferito sul Jarama. Dopo la guerra è internato nel campo di concentramento di Argelès e di Gurs. Nel 1940 si arruola nelle Forze francesi libere, ma viene arrestato e liberato solo nel 1944. Rimpatriato a cura dei servizi alleati, giunge a Roma e riceve incarichi di partito dal Partito socialista italiano (Psi), divenendo anche membro del Consiglio Nazionale dell'Associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna (Aicvas)


Luciana Brunelli, Gianfranco Canali


Fonti e bibl.: Acs, Cpc, b. 1236, ad nomen; Asp, Questura, Schedati, b. 14, fasc. 27; AICVAS, Scheda biografica. 



bk
organizzazioni
formazione
luogo
orientamento