Nasce a Terni il 23 gennaio 1890. Venditore ambulante. Socialista. Nel novembre 1913 si trasferisce a Milano, dove nel maggio 1924 viene condannato a 25 giorni di reclusione e 1000 lire di multa per oltraggio a pubblico ufficiale. Nel giugno 1930 subisce una nuova condanna - cinque mesi di detenzione e 416 lire di multa - per aver pronunciato, in un pubblico esercizio, parole offensive nei confronti di Mussolini. Nell'aprile 1931 espatria clandestinamente, recandosi prima a Basilea, poi a Parigi. Pertanto, nel 1932, viene iscritto nella Rubrica di frontiera e nel Bollettino delle ricerche. Nel febbraio 1933 risulta essere un attivo militante del Partito socialista e della Concentrazione antifascista. Si distingue anche per l’assidua frequenza alla conferenze tenute nel Circolo proletario di Cultura. Nel 1934 viene eletto nel Consiglio esecutivo della Federazione socialista della regione parigina «Claudio Treves». Nell'aprile 1935 partecipa alla riunione indetta per costituire una Associazione fra ex combattenti italiani, indipendente e pacifista. Nell'ottobre 1936 è in Spagna, arruolato nel Battaglione Garibaldi; combatte al Cerro de los Angeles, Casa de Campo, Pozuelo, Boadilla e Mirabueno. Ricoverato nel gennaio 1937 per pleurite, è costretto a tornare a Parigi, dove 1'8 novembre 1937 muore all'ospedale St. Louis.
Luciana Brunelli, Gianfranco Canali
Fonti e bibl.: Acs, Cpc, b. 1719, ad nomen; Aicvas, Scheda biografica; Alvaro López (a cura di), Antifascisti italiani caduti nella guerra di Spagna 1936-1939. Combattenti antifascisti di Spagna caduti nella lotta di liberazione in Italia, Quaderno Aicvas n. 1, Roma 1982.