• Ingresso delle truppe alleate a Città di Castello, 22 luglio 1944
  • Primo raduno degli ex perseguitati politici della provincia di Perugia (1945). Fra gli ospiti, il terzo da sinistra nella fila in alto è l'avv. Mario Berlinguer, padre di Enrico, ex deputato aventiniano allora fra i massimi responsabili dell'Alto commissa
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto” in marcia
  • Partigiani jugoslavi della “Gramsci” a Norcia nel giugno 1944
  • 11.	Comando del battaglione “Tito” della brigata “Gramsci”. Al centro Svetozar Laković “Toso”
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto”

Della Bina Sante

Nasce a Nocera Umbra (Pg) il 2 novembre 1899. Contadino, operaio. Comunista. Nel marzo 1924 emigra con regolare passaporto per motivi di lavoro in Lussemburgo, dove fa l’operaio e da dove viene espulso nel 1928 perché comunista e membro del Comitato antifascista di Esch sur Alzette. Trasferitosi in Francia, ad Audun Le Tiche (Moselle), viene segnalato nel 1931 come iscritto al partito comunista e noto antifascista. Inserito nel Bollettino delle ricerche (Br) e in Rubrica di Frontiera (Rf) per perquisizione e segnalazione, è sottoposto a continua sorveglianza dal consolato di Metz. Con l’inizio della guerra civile si reca in Spagna e, nell’ottobre 1936, si arruola nel Battaglione Garibaldi. Resta in Spagna, stando agli organi di polizia, almeno fino al maggio 1938. La sua iscrizione in RF e nel BR è quindi rettificata nel provvedimento di arresto. Una comunicazione del consolato di Nancy del luglio 1937, riferendosi al suo arruolamento in Spagna, afferma che sarebbe morto. Risulta invece il suo internamento nei campi di Argelès e di Gurs. 


Luciana Brunelli, Gianfranco Canali


Fonti e bibl.: Acs, Cpc, b. 1680, ad nomen; Asp, Questura, Schedati, b. 16 bis, fasc. 35; AICVAS, Scheda biografica.



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