• Ingresso delle truppe alleate a Città di Castello, 22 luglio 1944
  • Primo raduno degli ex perseguitati politici della provincia di Perugia (1945). Fra gli ospiti, il terzo da sinistra nella fila in alto è l'avv. Mario Berlinguer, padre di Enrico, ex deputato aventiniano allora fra i massimi responsabili dell'Alto commissa
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto” in marcia
  • Partigiani jugoslavi della “Gramsci” a Norcia nel giugno 1944
  • 11.	Comando del battaglione “Tito” della brigata “Gramsci”. Al centro Svetozar Laković “Toso”
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto”

Galli Guido

Nasce a Perugia il 6 febbraio 1906. Autista, meccanico. Comunista. Dal 1925 al 1927 presta servizio militare come volontario in Libia, nel 3° Autogruppo di stanza a Tripoli. Nel 1930 si trasferisce a Roma e di lì in Francia, a Cannes, dove si trova anche la famiglia. Non essendo in regola con i documenti di identità torna in Italia, a Ventimiglia, dove resta dalla fine del 1932 all’ottobre 1936, quando emigra di nuovo in Francia. Nel dicembre dello stesso anno si reca in Spagna dove, per conto della Confederazione nazionale spagnola dei trasporti, trasporta merci (sigarette, scarpe, biancheria, ecc.) da Perpignano a Barcellona. È poi inviato ad Albacete, dove fa il meccanico in un’officina per riparazioni di automobili. Nel marzo 1937 è trasferito a Villa Tobas, addetto ai trasporti di generi alimentari, e qui resta fino all’aprile 1938. Arrestato dalla polizia russa mentre tenta di disertare, è internato per sei mesi a Val de Vjagne, presso la frontiera francese; poi è ricoverato nell’ospedale militare di Sagarò. Con la smobilitazione passa in Francia, ma qui è colpito da decreto di espulsione e, per disobbedienza a tale ordine e perché sospettato di attività comunista, viene ripetutamente arrestato e poi internato per sei mesi nel campo di concentramento di Santa Caterina di Tolone. Il 4 maggio 1940 chiede di essere rimpatriato e, poiché iscritto in Rubrica di frontiera (Rf) dal 1939 quale comunista, ex combattente nelle milizie rosse spagnole e da arrestare, è tradotto alle carceri di Perugia. Il 12 giugno dello stesso anno è assegnato al confino di Ventotene per cinque anni. Liberato nell’agosto 1943, torna a Perugia dove, inserito nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze, è sottoposto a vigilanza.
Non si conosce né il luogo né la data di morte.


Luciana Brunelli, Gianfranco Canali


Fonti e bibl.: Acs, Cpc, b. 2247, ad nomen; Asp, Questura, Schedati, b. 20, fasc. 5.



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