• Ingresso delle truppe alleate a Città di Castello, 22 luglio 1944
  • Primo raduno degli ex perseguitati politici della provincia di Perugia (1945). Fra gli ospiti, il terzo da sinistra nella fila in alto è l'avv. Mario Berlinguer, padre di Enrico, ex deputato aventiniano allora fra i massimi responsabili dell'Alto commissa
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto” in marcia
  • Partigiani jugoslavi della “Gramsci” a Norcia nel giugno 1944
  • 11.	Comando del battaglione “Tito” della brigata “Gramsci”. Al centro Svetozar Laković “Toso”
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto”

Gambuli Settimio (Mimmo)

Nasce a Città di Castello (Pg) il 9 aprile 1922, maestro elementare, comunista, dirigente sindacale e politico, amministratore pubblico. Dopo essersi diplomato maestro e aver insegnato per qualche mese nel 1942 a Cordigliano di Todi, è chiamato alle armi e frequenta a Vittorio Veneto il corso allievi ufficiali di fanteria. L’8 settembre 1943 si trova a Istia d’Ombrone (Grosseto); non ricevendo ordini, il suo reparto si scioglie e lui rientra a Città di Castello. Nell’inverno 1943-44 raggiunge la montagna e si aggrega alla brigata Proletaria d’Urto-San Faustino che opera nella zona compresa tra Città di Castello, Umbertide, Gubbio e Apecchio. Dopo la liberazione dell’Umbria, si iscrive al Partito comunista italiano; nel gennaio 1945 si arruola volontario nel Gruppo di combattimento Cremona e raggiunge il fronte di Ravenna. Dopo aver combattuto fino alla fine della guerra, il 16 maggio 1945, durante una rivista militare a Piove di Sacco, assieme ad altri militari del 21° reggimento partecipa al noto episodio di contestazione del Luogotenente del regno Umberto di Savoia. È pertanto condannato alla reclusione nel carcere militare di Gaeta fino al dicembre 1945. Dal dopoguerra agli anni Ottanta svolge un’intensa attività sindacale, politica e istituzionale. Nel 1946 è segretario della sezione comunista di Città di Castello. Nel novembre 1949 è segretario della Camera del lavoro di Gubbio. Alla fine del 1950 è nella segreteria della Camera del lavoro di Perugia, come responsabile dell’organizzazione, e qui resta fino agli inizi del 1953 quando entra nella segreteria della Federazione provinciale del Partito comunista italiano (Pci). Nel frattempo, alle elezioni amministrative del ’52, è stato eletto consigliere comunale a Città di Castello, ruolo che ricopre per due legislature, fino al 1960. Di nuovo assegnato alla Camera del lavoro di Perugia nel 1957, lascia la cgil nel ’60 per dirigere il Comitato comunale comunista di Perugia. Nell’autunno 1963 diviene segretario della Federazione provinciale e poi, nel ’68, segretario regionale del Partito, carica dalla quale si dimette nell’aprile 1973. Oltre ad essere membro del Comitato centrale del Pci, dal 1970 è consigliere regionale. Continua a svolgere attività di partito specie nel campo della propaganda e dell’informazione; nella primavera del 1974 dà vita al Cicom (Centro per l’informazione e le comunicazioni di massa). Riconfermato consigliere regionale alle amministrative del 1975, continua l’attività nel settore dell’informazione, specie collaborando con Umbria-Tv. Dal 1977 al 1978 è presidente del Consiglio regionale dell’Umbria. Nel 1980 è eletto consigliere al Comune di Perugia e designato a presiedere la nascente Unità Sanitaria Locale del Perugino, carica che terrà fino alla metà del 1986. È poi, per dieci anni, presidente dell’anpi provinciale e dirige una nuova edizione di «Cronache Umbre» fino al 1992. Muore a Perugia il 2 aprile 2006. Il suo impegno politico-culturale, oltre che nelle carte del suo archivio privato conservato presso l’Archivio storico dell’Isuc, è riscontrabile nei numerosi saggi e articoli pubblicati su riviste e quotidiani sia locali che nazionali.


Luciana Brunelli  


Fonti e bibl.: Asisuc, Fondo Gambuli; S. Gambuli, A Gaeta a far gavette, Protagon, Perugia 1990; Id., Il movimento partigiano nell’alta Umbria e la brigata Proletaria d’urto, in L’Umbria dalla guerra alla Resistenza, atti del convegno “Dal conflitto alla libertà” (Perugia, 30 novembre-1 dicembre 1995), a cura di L. Brunelli e G. Canali, Editoriale Umbra, Foligno 1998; Id., La mia Umbria. Autobiografia di un comunista nel secolo breve, prefazione di W. Veltroni, Ed_Archiservice, Città di Castello 2007.



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