Nasce a Porchiano del Monte (Amelia, Tr) l’11 aprile 1897, Operaio. Anarchico. Il padre Giuseppe è agricoltore, capolega e sindacalista dei braccianti, vinaio ed emigrante negli Stati Uniti Giovanissimo orfano di madre, Mattia si forma presso il convento francescano di Farneto. Quindi, appena sedicenne, si imbarca alla volta di Ellis Island; lo accompagna il compaesano Giuseppe Silvestrelli, ma ad organizzare l’espatrio è il barbiere Baleani Arbace, socialista e organizzatore delle lotte contadine nell’Amerino. Arriva a New York, Arnold in Pennsylvania dove molti di Amelia sono impiegati nella costruzione delle ferrovie, quindi si trasferisce a Paterson, nel New Jersey, all’epoca centro d’eccellenza dell’industria serica mondiale, nonché capitale del sindacalismo rivoluzionario. Mattia aderisce agli Industrial Workers of the World e ai circoli di ispirazione socialista ed anarchica. È al Circolo Francisco Ferrer che, il 14 febbraio 1920, insieme ad altri compagni viene arrestato e condotto a Ellis Island; tuttavia riesce a non farsi espellere, quindi si impegna nella costituzione del Comitato Pro Vittime Politiche per la difesa di Sacco e Vanzetti.Sconfitto il sindacalismo rivoluzionario, espulsi dagli Usa molti dirigenti anarchici, si impegna nella causa antifascista. Nel maggio 1925 è presente alla fondazione della Lega Antifascista dove, oltre al lavoro di stampa e propaganda, insieme al fratello Giovanni (che lo aveva nel frattempo raggiunto) raccoglie fondi da inviare in Italia e nasconde antifascisti di passaggio a Paterson (come Lamberto Vella,). Una testimonianza dell’attività sociale e antifascista prestata in Paterson si ritrova in alcuni filmati girati tra il 1940 e il 1941 presso il Dover Social Club: qui, assieme a Mattia e a tanti italiani immigrati, appaiono personaggi come Gaetano Salvemini, Aldo Garosci, Alberto Cianca. Mattia conserva dopo la fine della guerra un rapporto personale con Parri e la vedova Rosselli. Ritornato a Porchiano nei primi anni ’70, dà vita a un circolo Arci e poi al Bosco comunitario dove tuttora si svolge la festa del 1° Maggio. Muore presso l’ospedale di Amelia il 24 gennaio 1979.
Antonio Canovi, Maria Grazia Ruggerini
Fonti e bibl.: A. Canovi, S. Romildo, M.G. Ruggerini, Il sogno di Mattia. Tra Paterson e Porchiano, Comune di Amelia, Amelia 2009; Alberto Sorbini (a cura di), Mattia Giurelli, un migrante tra Porchiano e Paterson. Atti della giornata di studio Amelia-Porchiano del Monte 30 aprile 2010, Editoriale Umbra, Foligno, 2011; Mattia Giurelli. Una vita tra Porchiano e l’America, Videorassegna di immagini con voce realizzata da Paolo Boccio, 2011; http://www.studistorici.com/wp-content/uploads/2011/01/DEMARIA_Anarchici-italiani-negli-Stati-Uniti.pdf; www.mattiagiurelli.it.