Nasce a Perugia il 7 aprile 1924. Medico. Comunista. Partecipa alla Resistenza arruolandosi dopo la liberazione di Perugia (20 giugno 1944) nel gruppo di combattimento “Cremona”: il mattino del 11 dicembre 1944, parte con il secondo scaglione di volontari perugini alla volta di Roma. Riguardo le motivazioni ideali sottese alla scelta di partire per il fronte scrive: “la retorica risorgimentale, ripescata, come unico appiglio di comportamento per metterla contro quella imperiale ed impersonale che il fascismo ci aveva imposto, prendeva un suo piccolo spazio nel nostro stato d'animo di ragazzi tra orgoglio e commozione”. Raggiunge il gruppo di combattimento i giorni successivi ed è assegnato al 7° reggimento di artiglieria. Dopo la morte in battaglia di Vincenzo Comparozzi, alla fine del gennaio 1945, fa domanda per prenderne il posto alla guida del Bren Carrier affianco a Ilvano Rasimelli, partito invece alla testa del primo scaglione di volontari perugini. All'interno della “Cremona” gli è affidato l'incarico dal Partito comunista italiano (Pci) di tessere una rete politica fra i militari. Nel dopoguerra è dirigente di primo piano del Pci umbro: nel 1952 è eletto consigliere comunale a Perugia, ricoprendo la carica di assessore dal 1952 al 1964. Il 7 giugno 1970 viene eletto nel neonato consiglio regionale umbro dove è capogruppo del partito fino al 1975, anno in cui diviene presidente della Provincia di Perugia. Nel 1979 è eletto senatore nella VIII legislatura e confermato anche in quella successiva. Si spegne a Perugia il 20 aprile 2000.
Yuri Capoccia
Fonti e bibl.: V. Grossi, Il secondo scaglione, in L. Cappuccelli (a cura di), Antifascismo e Resistenza nella provincia di Perugia (documenti e testimonianze), Perugia, Amministrazione della Provincia di Perugia, 1975, pp. 115-116; M. Tosti (a cura di), Tra Comuni e Stato. Storia della Provincia di Perugia e dei suoi amministratori dall’Unità a oggi, Perugia, Quattroemme, 2009, pp. 119-120.