• Ingresso delle truppe alleate a Città di Castello, 22 luglio 1944
  • Primo raduno degli ex perseguitati politici della provincia di Perugia (1945). Fra gli ospiti, il terzo da sinistra nella fila in alto è l'avv. Mario Berlinguer, padre di Enrico, ex deputato aventiniano allora fra i massimi responsabili dell'Alto commissa
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto” in marcia
  • Partigiani jugoslavi della “Gramsci” a Norcia nel giugno 1944
  • 11.	Comando del battaglione “Tito” della brigata “Gramsci”. Al centro Svetozar Laković “Toso”
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto”

Manfroni Francesco

Nasce a Città di Castello (Pg) il 19 dicembre 1900. Tornitore meccanico. Antifascista. Per diversi anni lavora presso la ditta Nardi di Selci Lama. È «simpatizzante» del partito socialista. Nel marzo 1930 si trasferisce a Roma e l’anno seguente, con regolare passaporto, emigra in Francia dove resta per circa quattro anni. Nel dicembre 1936 è a Milano, dove lavora presso lo stabilimento Borletti. Poiché non gli viene concesso il passaporto per l’estero, il 22 dicembre 1937 espatria clandestinamente in Francia e da qui, nel luglio 1938, «risulta espulso [ ... ] per motivi imprecisati». È allora che si reca in Spagna: si arruola nella Brigata Garibaldi ed è ferito al ventre in settembre combattendo sull’Ebro. Nell’aprile 1939 il Comando Truppe Volontarie in Spagna segnala che «ha fatto parte delle milizie rosse spagnole e che recentemente ha appartenuto alla
2ª Compagnia della XV Brigata Internazionale costituitasi dopo la caduta di Barcellona». Nel giugno 1939 è a Nizza, dove risulta iscritto all’Ufficio politico investigativo (Upi). In seguito è internato a St. Cyprien e poi arruolato nelle Compagnie di lavoro francesi.
Non si conosce né il luogo né la data di morte. 

Luciana Brunelli, Gianfranco Canali


Fonti e bibl.: Acs, Cpc, b. 2985, ad nomen; Asp, Questura, Schedati, b. 23, fasc. 39; Aicvas, Scheda biografica.  



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