• Ingresso delle truppe alleate a Città di Castello, 22 luglio 1944
  • Primo raduno degli ex perseguitati politici della provincia di Perugia (1945). Fra gli ospiti, il terzo da sinistra nella fila in alto è l'avv. Mario Berlinguer, padre di Enrico, ex deputato aventiniano allora fra i massimi responsabili dell'Alto commissa
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto” in marcia
  • Partigiani jugoslavi della “Gramsci” a Norcia nel giugno 1944
  • 11.	Comando del battaglione “Tito” della brigata “Gramsci”. Al centro Svetozar Laković “Toso”
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto”

Mazzoli Ernesto

Nasce a Narni il 6 novembre 1898 da Valentino e Adelaide Solfaroli. Operaio. Comunista. In quanto oppositore del  regime fascista viene diffidato. Il 18 luglio 1932 è arrestato e portato nelle carceri giudiziarie di Terni in attesa di essere inviato al confino. Con ordinanza del 6 ottobre 1932, la Commissione provinciale per il confino lo condanna a due anni, pena sospesa il 16 novembre successivo a seguito dell’amnistia per il decennale del Pnf. Nel 1939 è sottoposto a fermo per nove giorni, in quanto accusato di essere autore di disegni murali raffiguranti simboli comunisti. Viene segnalato come antifascista, in quanto ritenuto responsabile di organizzazione sovversiva. Appena dopo l’8 settembre 1943 si unisce alla resistenza narnese organizzata sul monte San Pancrazio e, dal 10 ottobre 1943 al 13 giugno 1944, è partigiano nella brigata Gramsci. Il 13 giugno del 1944, giorno della Liberazione di Narni dall’occupazione nazifascista, insieme ad Alfredo Ferrucci, si trova a Capitone (Narni, Tr) per aiutare i partigiani Giuseppe Marivittori ed Ernesto Rotini a rimuovere le mine che i tedeschi in ritirata avevano disseminato lungo la strada per ostacolare l’avanzata degli Alleati verso nord. Purtroppo, i due partigiani mentre sono intenti in questa operazione vengono investiti dall'esplosione di uno degli ordigni perdendo la vita. Il 14 giugno 1944 entra a far della guardia civica volontaria, nominata dal Cln di Narni per assicurare la sicurezza pubblica. Muore a Narni il 27 luglio 1983.


Carla Mariani


Fonti e bibl.: Acs, Cpc, b. 3185; Asisuc, Anppia Terni, b. 4 «Provvidenze post-belliche, 1923-93», fasc. 8 «Presidenza del Consiglio dei ministri. Commissione per le Provvidenze ai Perseguitati politici antifascisti o razziali, agli ex-internati civili in Germania e loro familiari superstiti. Pratiche nominative: R-Z»; Idem, Anppia Terni, b. 3, fasc. 2 «Note biografiche di antifascisti ternani 1976-83», cart. 17;  Idem, Anpi Terni, Resistenza /Liberazione, b. 3 «Partigiani e patrioti 1946-47», fasc. 1 «Raccolta di elenchi di partigiani e patrioti riconosciuti dalla Commissione Regionale Riconoscimento Partigiani dell'Umbria e varie, 1946-47»; Ascn, Atti politici, Registro della Consulta di Narni dall’anno 1935 al 1944, Verbale n. 4; Carla Mariani (a cura di), Fischia il vento … Narni, 8 settembre 1943-13 giugno 1944, Comune di Narni, Terni 2008, p. 53; Ilo Mariotti, Una piazza un paese, Terni 1981, p. 14.



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