• Ingresso delle truppe alleate a Città di Castello, 22 luglio 1944
  • Primo raduno degli ex perseguitati politici della provincia di Perugia (1945). Fra gli ospiti, il terzo da sinistra nella fila in alto è l'avv. Mario Berlinguer, padre di Enrico, ex deputato aventiniano allora fra i massimi responsabili dell'Alto commissa
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto” in marcia
  • Partigiani jugoslavi della “Gramsci” a Norcia nel giugno 1944
  • 11.	Comando del battaglione “Tito” della brigata “Gramsci”. Al centro Svetozar Laković “Toso”
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto”

Morelli Aroldo

Nasce a Piegaro (Pg) il 10 dicembre 1906. Tipografo. Trasferitosi a Bologna con la famiglia, nel 1927 si reca in Francia grazie al permesso ottenuto per partecipare a un pellegrinaggio a Lourdes. Non fa però più ritorno in Italia: in Francia ha il fratello maggiore Candido che vive lì dal 1925 e che ha sposato una francese. Il 16 ottobre 1938 la Pubblica Sicurezza (Ps) scrive di non aver potuto accertare se Aroldo sia stato effettivamente a combattere con i rossi spagnoli. L’indagine era stata avviata a seguito di una lettera scritta dal fratello nel 1938 alla madre, rimasta a Bologna, nella quale si diceva che Aroldo era andato volontario nella guerra di Spagna ritornando poi sano e salvo. Dalle indagini non si riesce a conoscere l’indirizzo in Francia dei fratelli. Aroldo viene iscritto nella Rubrica di fontiera (Rf) e nel Bollettino delle ricerche. Sempre da una lettera di Candido alla madre si sa che nel settembre 1939 Aroldo è già partito con un reggimento francese per combattere nella Seconda guerra mondiale. Nel 1941 viene revocato il controllo della posta.  


Claudia Locchi


Fonti e bibl.: Archivio di Stato di Bologna, Gabinetto di Questura, serie A8 Persone pericolose per la sicurezza dello Stato, sottoserie Radiati, b. 110, fasc. Morelli Aroldo (1933 gen. 24 – 1941 mar. 12).



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