Nasce a Spoleto (Pg) il 13 luglio 1882. Geometra e proprietario terriero. Proveniente da un’agiata famiglia borghese di religione ebraica, si dedica intensamente a miglioramenti fondiari e tecnici delle sue aziende agricole. Tra gli anni Dieci e Trenta del Novecento ricopre numerose cariche istituzionali nell’ambito dell’Associazione agraria circondariale e del Consorzio agrario cooperativo di Spoleto, nonché della Federazione umbra delle associazioni agrarie. Schedato come ebreo dalle autorità di Ps in seguito alle leggi razziali del 1938, nel dicembre del 1943 si rende irreperibile alle autorità nazifasciste, le quali gli confiscano i beni nel febbraio dell’anno successivo. Dopo la liberazione di Spoleto, entra a far parte del Cln cittadino, come indipendente, a fine giugno del 1944, partecipando attivamente ai suoi lavori fino allo scioglimento, avvenuto nel gennaio 1946. Continua a risedere a Spoleto fino alla morte, avvenuta il 9 febbraio 1960.
Paolo Raspadori
Fonti e bibl.: Asp, Questura, Ebrei, b. 2, fasc. 31; Comune di Spoleto, Ufficio dello stato civile, scheda anagrafica ad nomen; Paolo Raspadori (a cura di), L’autorità debole. Il Comitato di Liberazione Nazionale di Spoleto attraverso i verbali delle sue riunioni (1944-1946), Crace, Perugia 2003.