Nasce a Todi (Pg) il 26 giugno 1895. Terrazziere. Socialista. Le prime notizie che si hanno risalgono al periodo del biennio rosso quando, come colono, seguiva il movimento socialista prendendo parte alle riunioni e agli scioperi in piazza come dimostrano alcune accuse che lo vedono imputato dal Tribunale di Perugia negli anni 1920 e 1922. In entrambi i casi viene assolto dal reato di violenza e minacce e da partecipazione a banda armata per insufficienza di prove. In seguito viene amnistiato dal pretore di Todi dall'accusa di attentato alla libertà del lavoro. La sua attività da sovversivo continua fino all'avvento del fascismo, ma nonostante questo non dà luogo ad ulteriori inconvenienti. Successivamente dà segni di ravvedimento anche se non dimostra di essere apertamente favorevole al regime. Nel 1925 emigra in Francia nel 1929 gli viene revocata l'iscrizione alla Rf trattandosi di elemento non pericoloso. Nel 1931 risulta risiedere a Mentone con la propria famiglia e insieme alla moglie è segnalato come elemento ostile e pericoloso all'ordine nazionale per i suoi spiccati sentimenti antifascisti e per la sua frequentazione della sezione della Lidu. Nel 1934 è ritenuto ancora un deciso antifascista e per questo viene avanzata nuovamente la proposta di iscrizione alla Rf. Nel 1936 il regio consolato generale a Nizza informa che sebbene non abbia modificato i suoi noti principi politici, non emergono particolari azioni contro l'ordine nazionale. Lo stesso anno sembra aver aderito alla costituzione a Nizza dell'associazione franco-italiana degli ex combattenti antifascisti. Le ultime notizie che si hanno arrivano dalla Francia dove nel 1940 risulta essere iscritto nel registro dei sovversivi residenti all'estero.
Marco Biscardi
Asp, Questura, Schedati, b. 2, fasc. 37