• Ingresso delle truppe alleate a Città di Castello, 22 luglio 1944
  • Primo raduno degli ex perseguitati politici della provincia di Perugia (1945). Fra gli ospiti, il terzo da sinistra nella fila in alto è l'avv. Mario Berlinguer, padre di Enrico, ex deputato aventiniano allora fra i massimi responsabili dell'Alto commissa
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto” in marcia
  • Partigiani jugoslavi della “Gramsci” a Norcia nel giugno 1944
  • 11.	Comando del battaglione “Tito” della brigata “Gramsci”. Al centro Svetozar Laković “Toso”
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto”

Romanini Francesco

Nasce a Todi (Pg) il 2 marzo 1905. Bracciante. Antifascista. Nel 1925 si trasferisce in Francia come dimostrato da un rapporto della Questura di Perugia del 1927 che lo vedeva residente a Marsiglia. Nel 1930 il Prefetto propone la radiazione dal novero dei sovversivi in quanto non ha mai manifestato sentimenti avversi al regime e all'estero non ha dato luogo a rilievi di sorta. Lo stesso anno quindi viene radiato dal Casellario Politico Centrale. Nel 1932, da un rapporto del Regio Consolato Generale di Marsiglia, emerge che risiede ancora in Francia in una piccola cittadina, Saint-Andiol, dove esercita la professione di operaio bracciante facendo propaganda delle proprie idee. Nel 1933 viene segnalato per l'iscrizione nella Rf e nel 1934 viene richiesta la revisione dello schedario politico per poterlo reinserire tra i sovversivi. Nel 1943 risulta risiedere ancora a Saint-Andiol, è iscritto alla Rf per perquisire e segnalare, ma non si conosce quale condotta mantenga.


Marco Biscardi


 Asp, Questura, Schedati, b. 36, fasc. 10  



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