Nasce a Castiglione del Lago (Pg) il 17 febbraio 1877. Calzolaio. Socialista. Padre dei futuri partigiani della brigata “Risorgimento” Solismo e Benito, rappresenta una delle figure centrali nelle lotte politiche e sindacali dei primi anni del Novecento nella zona sud-ovest del Trasimeno. Nel 1894 è tra i fondatori della sezione del Partito socialista italiano (Psi) di Villastrada (paese di origine)-Vaiano, contribuendo con la sua iniziativa alla ripresa del movimento socialista. In particolare si pone alla guida delle leghe contadine e dei braccianti per le rivendicazioni sindacali attraverso scioperi congiunti con altre realtà del Trasimeno, come Città della Pieve (Pg), sotto la guida di Arduino Fora, a Chiusi. Nel 1911 si trasferisce a Moiano (Città della Pieve, Pg), divenendo segretario della sezione socialista, di cui è cofondatore con Alessandro Marchini e Dante Lombroni. Ricopre fino all'avvento del fascismo il ruolo di assessore a Città della Pieve. Tuttavia, con l'instaurarsi del regime fascista è sottoposto alle repressione delle autorità: insieme al figlio Solismo, anch'esso impegnato nelle lotte politiche con il Partito comunista d'Italia (Pcd'i), viene arrestato il 5 ottobre 1926, poi rimesso in libertà e segnalato come vigilato politico speciale. L'emarginazione sociale che condivide anche con i suoi figli contribuisce all'aggravarsi della malattia. Pochi mesi dopo l'armistizio, il 13 novembre 1943, muore in mancanza delle cure a causa della guerra.
Yuri CapocciaBenito Totino
Fonti e bibl.: Acs, Cpc, b. 4518, ad nomen, S. Sacco, Storia della Resistenza nella zona Sud-Ovest del Trasimeno, Quaderni della Regione Umbria, Perugia, 1991.