Nasce a Perugia il 25 novembre 1914. Storico dell'arte. Liberale. Addottoratosi in legge nel 1938 viene richiamato per il servizio militare e passa cinque anni sotto le armi. Rientrato a Perugia dopo l'Otto settembre, partecipa all'attività antifascista ed entra a far parte del Comitato di liberazione nazionale (Cln) provinciale, come esponente del Partito liberale italiano (Pli). Come il padre Evandro (repubblicano e anch'egli di fiducia del Cln provinciale), lavora come rappresentante delle autorità pubbliche, alleate e cittadine, con incarichi vari: nella stampa locale lavora sia come collaboratore che come censore militare di nomina prefettizia per conto dell'Allied military governament (Amg); presiede una commissione d'inchiesta sul funzionamento dell'Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, contribuisce alle procedure per attuare l'epurazione, rappresenta il Cln provinciale in materia di requisizioni degli alloggi e di criteri adottati per la revisione degli Albi degli accademici richiesta dall'Accademia di Belle Arti. Il 16 giugno 1945 il Cln provinciale lo designa quale presidente del Regio Istituto d'Arte di Perugia, ma rifiuta l'incarico a favore di una scelta da parte del Consiglio dell'Istituto stesso. Contemporaneamente riveste l'incarico di vicecommissario e poi vicepresidente dell'Accademia di Belle Arti, dove inizia anche a insegnare, mettendo a frutto il bagaglio di studi storico-artistici e archeologici acquisiti a Roma seguendo i corsi di Pietro Toesca e di Massimo Pallottino. Muore a Perugia il 29 gennaio 1993.
Clara Cutini, Giovanna Giubbini
Fonti e bibl.: P. Scarpellini, Francesco Santi, “Bollettino della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria”, XC (1993), pp. 158 e ss.; Asp, Cln provinciale, b. 1, fasc. 1; b. 3, s. fasc. B; b. 12, f. 4; Asp, Prefettura di Perugia, Gabinetto riservato, b. 22, fasc. 1; b. 159, fasc. 1.