• Ingresso delle truppe alleate a Città di Castello, 22 luglio 1944
  • Primo raduno degli ex perseguitati politici della provincia di Perugia (1945). Fra gli ospiti, il terzo da sinistra nella fila in alto è l'avv. Mario Berlinguer, padre di Enrico, ex deputato aventiniano allora fra i massimi responsabili dell'Alto commissa
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto” in marcia
  • Partigiani jugoslavi della “Gramsci” a Norcia nel giugno 1944
  • 11.	Comando del battaglione “Tito” della brigata “Gramsci”. Al centro Svetozar Laković “Toso”
  • Partigiani della “S. Faustino Proletaria d'urto”

Statera Giovanni

Nasce a Santa Anatolia di Narco (Pg) il 7 settembre 1885. Perito agronomo. Socialista. Compie gli studi a Spoleto ed è ufficiale del Genio nella prima guerra mondiale. Nel 1919 emigra in Francia, a Parigi, dove svolge propaganda antifascista e, nel 1927, è colpito da decreto di espulsione. Riesce a restare a Parigi con autorizzazione di tre mesi in tre mesi. È amministratore del giornale antifascista «L'Esilio» e partecipa alle sottoscrizioni a favore della stampa antifascista. Dopo che, nel 1932, risulta che a Bruxelles aveva partecipato a una riunione del Grande Oriente d'Italia, vengono intensificate le misure di vigilanza nei suoi confronti allo scopo di arrestarlo in quanto pericoloso sovversivo. Il 5 ottobre 1936 parte per la Spagna e si arruola nella Colonna Italiana; nell'agosto 1938 è di nuovo a Parigi, dove riprende l'attività antifascista. È quindi confermata la sua precedente iscrizione in Rubrica di frontiera (Rf) per arresto, in quanto pericoloso socialista. Nei pressi di Parigi, dove già negli anni venti aveva aperto una fabbrica di scope, gestisce un’officina meccanica nella quale occupa una quarantina di operai italiani antifascisti, ma viene costretto dalle autorità francesi a licenziare più della metà del personale con l'obbligo di assumere operai francesi. Partecipa quindi alla Resistenza in Francia e, nel dopoguerra, tornato in Italia, risulta residente a Roma. 


Luciana Brunelli, Gianfranco Canali


Fonti e bibl.: Acs, Cpc, b. 4940, ad nomen; Asp, Questura, Schedati, b. 43, fasc. 8; Aicvas, Scheda biografica.  



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