Operaia. Comunista. Nasce a Lipari (Me) il 5 maggio 1909. Dal febbraio 1929 convive con il confinato politico comunista Mario Sambucari. Nel 1931 segue Sambucari prima a Perugia, poi a Roma e, nel 1935, a Nizza. Espatria in Francia con regolare passaporto. Dopo l’arresto, il 7 marzo 1940, e il trasferimento in Italia di Sambucari subisce la perquisizione dell’appartamento nel quale vivevano ed è sottoposta a interrogatorio. Messa a confronto con Rojza Maliniak, compagna di Armando Fedeli, nega ogni addebito. Trattenuta per tre giorni in questura, viene poi rilasciata. Dopo circa un anno riceve una lettera di Sambucari, confinato alle Isole Tremiti, che le chiede di raggiungerlo. Vende ogni cosa e ritorna in Italia con i due figli: Pietro ed Elide. Giunta a Ventimiglia, è trattenuta in un albergo insieme ai figli per una settimana. Poi, con foglio di via obbligatorio, raggiunge Perugia alla vigilia di Natale ed è subito arrestata e tradotta nel locale carcere. Trattenuta in isolamento per otto giorni in una cella con i vetri rotti, si nutre solo di latte e biscotti pagati a sue spese. Subisce un interrogatorio sulla vita con Sambucari in Francia, sulle loro frequentazioni e sul rapporto con Armando Fedeli. Nonostante le minacce, gli insulti e le percosse, non rivela nulla. Rilasciata, chiede ripetutamente alla questura di poter raggiungere il compagno per il quale, nel 1942, domanda il trasferimento in un campo di lavoro date le difficili condizioni economiche della famiglia, essendo insufficiente il suo salario da operaia presso la fabbrica di scarpe Civi. Visto l’esito negativo delle domande, i due decidono di sposarsi secondo la legge concordataria tanto avversata da Sambucari, sperando in tal modo di potersi incontrare, cosa che avviene per otto giorni nel settembre 1942. Tornato dal confino nell’agosto 1943, durante la Rsi Sambucari è nuovamente ricercato. Riesce a fuggire grazie all’aiuto della moglie. Dopo la guerra, ha diversi incarichi come sindacalista, è inoltre impegnata nell’Udi, dove si occupa dell’assistenza alle famiglie bisognose.
Orsola Mazzocchi
Fonti e bibl.: Asp, Questura di Perugia, Schedati, b. 15, fasc. 7; Acs, Cpc, ad nomen.